Il governo vacilla sotto i colpi di Salvini, Renzi e Di Maio. Ma a farlo cadere potrebbero essere Conte e Zingaretti.
Dopo la crisi di governo di agosto e la nascita del Conte Bis, il polverone inizia a diradarsi ed è possibile iniziare a mettere i tasselli al proprio posto per andare ad analizzare la nuova e inaspettata situazione politica.
Il futuro del governo è un affare a tre: Matteo Salvini e l’offensiva incalzante contro i giallorossi
L’uomo di punta ancora in grado di infiammare le piazze è Matteo Salvini, che gode del vantaggio di essere all’opposizione. Senza incarichi di responsabilità sbagliare è impossibile. Al contrario, è facile puntare il dito contro gli errori o i presunti errori del governo. Non è un caso che i sondaggi continuino a premiarlo.
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Matteo Renzi, l’incognita del governo
L’altra figura scomoda per la stabilità del governo è Metteo Renzi. Il confronto televisivo con il leader della Lega lo ha incoronato come grande antagonista di Salvini nonostante Italia Viva abbia al momento solo una manciata di deputati e una manciata di elettori. Lo scopo dell’ex premier è quello di crescere e aumentare il proprio potere politico per farsi trovare pronto in caso di elezioni anticipate.
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Di Maio, l’uomo forte che sfida Conte
Nella lista dei ribelli compare anche il nome di Luigi Di Maio. Il leader del Movimento 5 Stelle è consapevole del peso specifico dei pentastellati nel nuovo governo e vuole dettare legge. La prima e l’ultima parola devono essere le sue. Il suo atteggiamento ha indispettito e non poco Giuseppe Conte, disposto anche a far saltare il banco per far valere la propria posizione di capo del governo.
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Il Premier e il Segretario (dem), pronto il piano B per le elezioni anticipate
Di fronte al fermento politico, sia all’opposizione che nella maggioranza, Conte si è appoggiato a Nicola Zingaretti stringendo un rapporto di collaborazione costruito e coltivato lontano dagli obiettivi delle macchine fotografiche e dai microfoni. Stando alle indiscrezioni emerse il Presidente del Consiglio e il Segretario dem avrebbero messo a punto un piano B contro Di Maio e Renzi, un piano che porterebbe alle elezioni anticipate prima che Italia Viva e il MoVimento possano riprendersi nei sondaggi.